Disboscamento permanente dei terreni delle foreste e loro abbattimento su vasta scala per ricavare terreni da destinare ad altri usi. Oggi il termine allude principalmente alla distruzione delle foreste tropicali, di cui ogni anno vanno perduti oltre 200.000 km2 (un'area pari a circa due terzi dell'Italia). La deforestazione è causa di una serie di fenomeni che minacciano l'equilibrio ecologico del pianeta. L'eliminazione del manto forestale espone il suolo all'erosione e ad altri fenomeni di degrado, per cui il libero scorrimento dell'acqua piovana, non più trattenuta dagli alberi, aumenta il pericolo di frane e alluvioni e produce gravi dissesti idrogeologici. L'abbattimento degli alberi riduce, inoltre, la biodiversità. La distruzione delle foreste è, inoltre, causa di alterazioni climatiche sia a livello regionale, sia a livello globale: le foreste assorbono, infatti, grandi quantità di anidride carbonica e il loro abbattimento non fa che accrescere la concentrazione di tale gas nell'atmosfera, contribuendo, così, ad accentuare l'effetto serra e i fenomeni di riscaldamento globale.